Brooks Best Fest
Anche un ravennate tra i naufraghi sull’isola di Brooks in Croazia
Partiamo dall’inizio, lui è il ravennate Rudy Gatta, 41 anni, runner amatoriale, dal 2019 membro del Run Happy Team italiano di Brooks ed ha appena fatto ritorno da un evento di Brooks dove sono stati riuniti per la prima volta tutti i team europei su un’isola sperduta in Croazia.
Ciao Rudy, inanzitutto come sei entrato a fare parte del Run happy Team di Brooks?
Ciao, a gennaio ho letto sui social che Brooks selezionava 100 runner europei provenienti da Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Paesi bassi, Spagna, Svizzera e Regno unito con lo scopo, oltre che quello di testare tutti i nuovi prodotti (scarpe, abbigliamento, etc) di ispirare le persone a correre ed essere attive.
Mi è piaciuta molto questa idea e mi sono autocandidato, ed eccomi qui.
Poi cosa è successo?
Una volta informato di essere stato selezionato Brooks ha convocato tutto il Team italiano a Firenze, lì ho incontrato per la prima volta tutti i membri, oltre che lo staff Brooks italia e devo dire che l’impressione è stata da subito positiva, persone piene di energia con la voglia di condividere sport ed esperienze personali. Da li in poi sono stato invitato a partecipare ad una serie di eventi fino ad arrivare a quello ‘pazzesco’ di qualche giorno fa sull’isola..
Raccontaci un po’ dell’isola, chi eravate, quali attività avete fatto?
Gia l’invito era avvolto dal mistero. Una lettera di invito sull’isola di Brooks che diceva di non prendere impegni dall’11 al 13 settembre e una cuffia con una playlist caricata su spotify. In pratica ho aderito senza sapere dove andavo. Ho ricevuto un biglietto aereo, destinazione Spalato.
Ma poi?
Un’ora tra pulman e gommone per arrivare su di una minuscola isola Croata di Obojan, selvaggia e bella da impazzire, grande più o meno come il mio paesino, Ammonite.
Mentre ormeggiavamo una enorme scritta #BROOKSBESTFEST a dare il benvenuto a tutti i team riuniti li.
La sera le presentazioni a cena e poi via, un programma ricchissimo di attività: corsa prima dell’alba aspettando il sole. Più che altro un Trail bello tosto, visto che l’isola è montuosa, fatto sta che prima di colazione abbiamo fatto anche un tuffo.
Poi dopo la colazione dei campioni (come la chiamo io quando esagero), tre whorkshop interessanti: il primo ‘fotogratico’ con Shawn Frederick specializzato in scatti sportivi; il secondo ‘run in reverse’ con il campione americano Aaron Yoder (che ridere sta cosa cosa della corsa al contrario) ed infine il whorshop sui droni. A conclusione della giornata una corsa con un runner scelto a caso da un altro team pescando da un mazzo di carte, mi è toccato di parlare in basco..;)
Poi pizza e tanti tuffi al tramonto fino alla cena di gala della Best Fest a bordo piscina parlando tante lingue assieme e ballando fino a tardi, una esperienza da ricordare!
Con che scarpe hai corso sull’isola?
Le nuove Brooks Ghost 12 che al momento, tra tutte, sono quelle con cui mi trovo meglio, le userò anche tra pochi giorni per correre la mia seconda World Marathon Majors a Berlino, ma questa è un’altra storia.. se volete ve la racconto più avanti ;)